Get this now | pretty much fucked.

Partiamo subito col chiarire una cosa. Io ancora non ho visto il film (sono troppo saccente per vedere prima il film, mi pare ovvio), ma quello che ho sentito dire in giro riguardo a The Martian è: troppa matematica, troppa ingegneria, sono ignorante, non comprendo. 
Ragazzi, io sono così poco propensa alla matematica che mi imbarazzo anche davanti a un'espressione con le graffe aiutando mia cugina di tredici anni.
Eppure questo libro l'ho adorato. Se davvero la matematica fosse un problema non l'avrei divorato in due giorni. Due giorni su Marte. Ok, magari certe cose sono un po', ehm, ostiche? Ma il punto è che Mark Watney vi spiega quel che fa. D'altronde non ha altro da fare.


Il suo equipaggio lo ha involontariamente abbandonato sul pianeta rosso credendolo morto. Ma Mark non lo è affatto. E sì, si trova in una posizione poco confortevole, per dirlo con parole sue "I'm pretty much fucked". Ma di morire non ha per niente voglia. 
The Martian è geniale perché è lontano dallo stereotipo del drama ambientato nello spazio, fatto di frasi fatte (ehm, Interstellar? Nooo, chi l'ha detto?), lacrimoni e ansie su ansie su ansie. 
Mark è tremendo, in senso buono. È ingegnoso (coltiva patate, crea acqua e ossigeno, per dire), ma è sopratutto divertente. Perché quell'ansia da sci fi bellissima c'è (insomma, questo o muore di fame o di qualcosa ci sta che schianti sicuro visto che gioca al piccolo chimico di continuo), ma lui è ironico, impertinente. 
"I chipped his sacred religious item into long splinters using a pair of pliers and a screwdriver. I figure if there’s a God, He won’t mind, considering the situation I’m in. If ruining the only religious icon I have leaves me vulnerable to Martian vampires, I’ll have to risk it."
E sta qui il punto a favore di un realismo agghiacciante. Lui ha paura. Spesso. Ma è umano. E quello che riesce a fare (coltiva le patate ragazzi, le patate! Questo libro lo dovete leggere quando l'autostima l'avete sotterrata in un forziere in giardino) è reso ancora più verosimile grazie a questo.

E poi boom, spunta la Nasa. Perché effettivamente un romanzo intero solo sui suoi aggiornamenti avrebbe poco senso no (ed è effettivamente ho scoperto che molte persone non lo leggono anche per questo "Nel libro sarebbe più noioso). Col cavolo. Avete mai sentito parlare di ironia tragica? Ecco che cosa succede quanto spunta la Nasa. 
Volete comunque un po' di drama? Nessun problema, non vi sarete mica dimenticati dell'equipaggio che lo ha abbandonato su Marte. Il loro POV dove lo volete mettere?

Leggete questo romanzo! Dio santissimo, leggetelo! 

"My asshole is doing as much to keep me alive as my brain."

Share:

0 commenti